Ecco il testo a seguire. Ancora grazie mille, Manu l'Avventuriero...
“Quella
casa misteriosa laggiù nella palude…”: un'avventura testuale davvero
entusiasmante!
Da un inizio incerto, continuando con il lento affiorare di dettagli, fino a una visione risolutiva che inesorabilmente conduce al destino finale! Così è stata la storia... ma l'avventura è molto, molto, molto di più!
Da un inizio incerto, continuando con il lento affiorare di dettagli, fino a una visione risolutiva che inesorabilmente conduce al destino finale! Così è stata la storia... ma l'avventura è molto, molto, molto di più!
All'inizio
essa mi sembrava molto noiosa: una quantità quasi infinita di luoghi da
esplorare... Ma adesso so che quello che ho appena detto è totalmente
sbagliato!
Le
avventure lunghe e immense mi piacciono e non mi piacciono: mi piacciono appunto
perché sono lunghe, vaste, ti tengono impegnato per molto tempo, non sono come
quelle piccole che finiscono subito facendo così finire subito anche il
divertimento; non mi piacciono, invece, perché, se non trovi presto l'indizio
per continuare, possono diventare molto noiose!
Ma
quest'avventura è un'altra cosa: anche se lunga e vasta, in essa lo
sviluppatore, Herman Rotwang (Umberto Sisia), si è comportato come il ragno:
infatti la storia rapisce la voglia di giocare dei giocatori come una ragnatela
rapisce i moscerini. Per questo, l'avventura è così coinvolgente, emozionante,
appassionante che quando viene cominciata attrae i giocatori ad essa e non li
lascia fino alla fine!
Non
è solo la storia che mi ha lasciato senza parole, ma anche la modalità di
gioco, il sistema di punteggio, gli indizi, la complessità dei luoghi e tanto
altro....
La modalità di gioco è semplicemente perfetta: come in ogni altra avventura i comandi sono semplici e intuitivi, ma in questa il proseguire della storia non è né troppo facile nè impossibile: nell'avventura "Quella casa misteriosa laggiù nella palude…" lo sviluppatore è riuscito a trovare l'equilibrio perfetto riguardo alla modalità di gioco.
Anche
il punteggio secondo me è perfetto in quanto i punti vengono assegnati con la
giusta quantità e frequenza: non si ottengono punti per banalità o minimi
successi come ad esempio aprire una porta, trovare un oggetto nascosto,
scoprire indizi che serviranno in futuro, ma solo per cose veramente decisive.
Allegato al punteggio c'è anche un fantastico sistema di livello, che, più o
meno, ti fa capire a che punto sei della storia.
Anche
gli indizi sono ottimi: né sono come in alcune avventure esplicitamente
rivelati, né come in altre non ci sono, dove bisogna far lavorare tanto, tanto,
tanto la fantasia. In questa "IF" principalmente gli indizi sono
indirettamente presenti nel testo, a volte abbastanza criptati, ma ci sono
sempre! Lo so, bisogna far lavorare un po' la fantasia, ma è l'essenziale in
un'avventura testuale!
I
luoghi sono accuratamente descritti, soffermandosi sui minimi dettagli: questo
soprattutto per quelli come me che sono ciechi, ci fa immedesimare molto,
molto, molto nel personaggio. Ogni singolo oggetto è descritto
dettagliatamente, a partire da quelli inutili, fino a quelli che servono per
proseguire.
In conclusione quest'avventura ha dalla sua parte una storia attraente (stile ragnatela), articolata e dettagliata, una modalità di gioco e un sistema di punteggio semplicemente perfetti, un fantastico sistema a livelli, degli ottimi indizi e luoghi accuratamente e dettagliatamente descritti, che riescono a coinvolgere perfettamente anche i ciechi come me.Di contro ha solo il difetto che all'inizio potrebbe sembrare noiosa, e indurre, come era successo a me in principio, il giocatore ad abbandonarla.
Quindi
io considero, quest'avventura testuale o "IF", intitolata
"Quella casa misteriosa laggiù nella palude…" perfettamente magnifica!
Emanuele
Angelo Difonzo